Cremazione: trend in crescita e nascono idee “bio”

Nel 2011 si sono registrate 84.783 cremazioni di feretri, con la Lombardia ai primi posti in Italia come numeri. In Spagna intanto nasce un’idea bio, per trasformare le ceneri in una pianta…

“Urna Bios”, per trasformare l’urna cineraria in una pianta. L’idea è del designer Gerard Moliné: un modo per ricordare il caro estinto in un modo davvero alternativo, trasformandolo cioè letteralmente in un arbusto. Fabbricata in materiale totalmente biodegradabile, l’urna è composta da una capsula superiore, che contiene semi e un substrato vegetale per facilitare il germoglio, e da una inferiore, dedicata alle ceneri. Una volta venuti in possesso delle ceneri, basterà inserirle nella parte inferiore, togliere sigilli e imballaggio da quella superiore, unire le due parti ed interrare il tutto in un luogo fertile, possibilmente in un bosco dove siano già presenti altre piante. L’urna è in vendita online all’indirizzo www.urnabios.com e viene spedita in tutto il mondo al costo, tutto sommato economico per una “resurrezione”, di 75 euro più spese.

Il fenomeno della cremazione sta prendendo sempre più piede anche dalle nostre parti. Nel 2011 si sono registrate 84.783 cremazioni di feretri, contro le 76.868 del 2010. Il trend è in aumento. L’incidenza effettiva della cremazione sul totale delle sepolture è del 14,29% per l’anno 2011 (contro il 13,08% a consuntivo del 2010). Analizzando il dato territoriale si può valutare che le regioni dove la cremazione è più sviluppata (in termini di rapporto percentuale delle cremazioni eseguite sul territorio rispetto al dato nazionale) sono: Lombardia (27,4%), Veneto (12,5%) e Emilia Romagna (10,8%), con una crescita numerica rispetto all’anno precedente in Lombardia di 1.736. Il ricorso alla cremazione continua ad avvenire soprattutto al Nord, che ha una maggiore presenza di impianti, ma anche al Centro. Roma, Milano e Genova si riconfermano, come negli anni precedenti, le città col maggior numero di cremazioni effettuate, rispettivamente con 8.180, 7.512, 5.162 (anche se è bene chiarire che si tratta di cremazioni svolte per un’area che spesso è almeno provinciale, se non ancor più estesa), mentre Torino (3.678) viene superata da Livorno (4.317) e Mantova (3.897). La regione in assoluto dove si crema di più è, come sempre, la Lombardia (che è tra quelle meglio dotate di impianti di cremazione), con 23.198 cremazioni, seguite da Veneto (10.562) e Emilia Romagna (9.154).


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